domenica, Aprile 28

La Senna

La Senna è uno dei principali fiumi della Francia, con una lunghezza approssimativa di 776 km.

Le sue fonti sono in Borgogna, a 470 m d’altezza, a Saint-Germain-Source-Seine sull’altopiano di Langres, e la foce è nella Manica, a Nord della Francia, presso Le Havre.

Il nome francese «Seine» viene dal latino Sequana, che ricalcava il nome dato al fiume dalle popolazioni celtiche autoctone.

La Senna attraversa Troyes, Parigi e Rouen, con un orientamento da sud-est a nord-ovest. La superficie del versante est del bacino, che occupa una parte importante del bacino parigino, è di circa 75.000 km².

La Senna come via navigabile

La Senna è una via navigabile molto importante per la Francia, che collega Parigi alla Manica (non a caso la nave dei mercanti del fiume compare nel blasone della città).

Per questa ragione la Senna ospita due dei più importanti porti fluviali di Francia: Parigi (porto di Gennevilliers) e Rouen, che è anche un importante porto marittimo che consente la conversione del traffico fluviale in traffico marittimo, ed è il primo porto cerealicolo d’Europa.

A monte di Parigi la Senna è navigabile fino a Nogent-sur-Seine, che è un altro importante porto cerealicolo. Altri porti fluviali importanti, gestiti dall’autorità portuale di Parigi, sono Limay-Porcheville (area Mantes-la-Jolie), e Montereau.

La vallata della Senna ospita molte industrie, automobilistiche (a Poissy la Peugeot, a Flins, Cléon e Sandouville la Renault), chimiche e petrolchimiche (a Port-Jérôme la Bayer, e poi raffinerie e chimica varia a Gonfreville-l’Orcher, Notre-Dame-de-Gravenchon, Petit-Couronne), e inoltre centrali termiche (a Porcheville e Saint-Ouen) e la centrale nucleare di Nogent-sur-Seine.

Il mascaret

La scarsa pendenza della vallata della Senna, nell’Île-de-France e in Normandia, ha generato la formazione di molti profondi meandri. Per questa stessa ragione, la marea riesce a risalire per un centinaio di chilometri, fino a Poses, che è lo sbarramento situato più a valle, dando luogo ad una potente ondata, chiamata « mascaret ».

La potenza del fenomeno, pressoché sconosciuto in Italia e anche nel Mediterraneo, mare privo di grandi estuari e dove le maree hanno una portata minima, rispetto a quelle oceaniche, varia secondo l’altezza della marea, la topografia e la portata del fiume in quel momento.

Nel basso corso della Senna si manifestò fino agli anni sessanta, ed era celebre quello di Caudebec-en-Caux.

Il mascaret può essere pericoloso sia per la navigazione – in particolare per le chiatte e i battelli fluviali, che non sono concepiti per affrontare le onde – che per le persone che si attardano sulla riva a rimirare la marea (si disse ad esempio che era stato un mascaret , a portarsi via la figlioletta di Victor Hugo).

Per questa ragione, negli anni ’60 vennero fatti grandi lavori finalizzati ad “addomesticare” il basso corso della Senna, sia a monte, creando il lago artificiale de la Forêt d’Orient per regolarizzare la portata del fiume, che a valle, con opere che hanno praticamente annullato il fenomeno.

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